Pubblicato originariamente su Blogger il 4 novembre 2020. Video correlato incorporato qui sotto.
Deep Web e Dark Web: cosa sono (e perché non sono la stessa cosa)
Nel linguaggio comune vengono spesso usati come sinonimi, ma indicano realtà diverse
- Deep Web: l’insieme di risorse non indicizzate dai motori di ricerca (email, aree riservate dopo login, database accademici, contenuti dinamici appena pubblicati)
- Dark Web: sottoinsieme del Deep Web accessibile solo con strumenti specifici (es. Tor) e domini .onion, pensato per garantire anonimato ma utilizzato anche per attività illegali
Cosa contengono davvero
- Deep Web: “il calderone” dei contenuti non visibili ai motori — messaggi diretti, pagine private, forum, indirizzi universitari, risorse dinamiche e tanto altro accessibile con browser “normale” se si conosce l’URL
- Dark Web: servizi nascosti e siti .onion pubblicati tramite Tor; oltre a community e progetti legittimi, è presente anche il mercato nero (droghe, armi, ecc.)
Come funziona l’accesso al Dark Web (in breve)
Con Tor si ottiene anonimato lato client e, tramite i servizi nascosti, si può nascondere anche il server
I siti .onion non sono raggiungibili dai browser tradizionali e la rete usa instradamenti che offuscano localizzazione e identità dei nodi
Perché non è consigliato entrarci
Anche se parte del Dark Web nasce con intenti nobili (privacy, anti-censura), è un ambiente rischioso per utenti non esperti:
malware, truffe e contenuti illegali sono diffusi e la navigazione senza competenze adeguate può esporre a minacce concrete
Se hai domande o vuoi un approfondimento tecnico (Tor, servizi nascosti, sicurezza), scrivimi: posso preparare una guida dedicata.